Decreto salva-liste, tutte le colpe del Presidente
Tabucchi contro Napolitano: "Garante di Berlusconi, non della Costituzione"
Su MicroMega.net un intervento audio di 15 minuti di Antonio Tabucchi a commento del decreto salva-liste approvato dal governo e controfirmato dal Presidente della Repubblica. Ne riportiamo alcuni passaggi.
Antonio Tabucchi: "Un'altra legge vergogna. Ritengo responsabile in prima persona Giorgio Napolitano. Per gli esegeti del regime non poteva non firmare. Invece poteva, bastava che volesse. Le leggi razziali nel '38 non le firmò Mussolini, ma Vittorio Emanuele III. Nelle vere democrazie l'operato del Presidente della Repubblica è sottoposto alle giuste critiche dell'opinione pubblica, ma in Italia non si può, è lesa maestà. Napolitano, questa volta in maniera flagrante, ha rotto i patti con gli italiani. Oggi, con questa legge illegale e totalitaria, quando ci dice che, fra le regole della legge e il dover impedire ai cittadini di votare una lista, lui sceglie di rompere le regole perchè sono una forma, ebbene io rispondo che tutte le leggi che abbiamo sono una forma, anche la Costitituzione è una forma perche è fatta di regole. E se si rompono le regole della Costituzione si rompe la Costituzione. In questo momento storico Napolitano non è garante della mia Costituzione, mi pare si sia fatto garante di Berlusconi. Se Napolitano non capisce che deve prima di tutto difendere la Costituzione con le sue forme, nessuno lo obbliga a stare al Quirinale: è un dovere e questo dovere richiede molta, molta attenzione, perchè ormai in Italia la Costituzione è stata divorata".
Ascolta l'intervento integrale di Antonio Tabucchi
Flores d'Arcais: "Napolitano come Facta?"
"Il comportamento del Presidente della Repubblica ricorda in modo impressionante quello del governo Facta ai tempi della marcia su Roma".
De Magistris: "Golpe istituzionale"
"Siamo alla sovversione dell'ordine democratico e della Costituzione
legalizzata da un intervento del Presidente della Repubblica".
BARBACETTO Firme e regole, un nuovo strappo costituzionale
D'AMATI La Consulta potrebbe pronunciarsi sul decreto
TRAVAGLIO Furto con scasso nella notte
CARNEVALI Pdl e liste, la fine del mito dell'efficienza
FERRERO In piazza a fianco dei migranti
CAVALLI Formigoni rimandato e il lombardismo del carciofo
RAVERA Un volto tra la folla "Fai impazzire il tuo censore" di Giuseppe Giulietti
E' il titolo della campagna promossa da Articolo21 contro le norme bavaglio, per attivare tutte quelle iniziative capaci di mettere in difficoltà il censore. E costringerlo ad arretrare, illuminando a giorno quello che si vorrebbe oscurare e nascondere. Scusa ma non ti chiamo cultura di Giacomo Russo Spena
Uno spot ad un pessimo film, ancora nelle sale. E' la produzione culturale dell'Università La Sapienza di Roma retta da Luigi Frati. Che nell'Aula Magna ha ospitato uno sconcertante dibattito tra lo scrittore/regista Federico Moccia, il cast di "Scusa ma ti voglio sposare" e gli studenti.
TRAVAGLIO La Giustizia modello Tamaro La controrivoluzione del diritto del lavoro
Intervista a Massimo Roccella, docente di diritto del lavoro nella facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, sulle nuove norme introdotte dal collegato alla Finanziaria approvato ieri dal Senato | Il lavoro in liquidazione
DE MAGISTRIS Terni, Polo Chimico: dalla gloria alla polvere
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